L’amazzone dell’avanguardia
Fotografia Contemporanea
dall’est Europa a Modena
Gli spazi espositivi dell’ex ospedale Sant’Agostino di Modena, hanno ospitato la mostra Storia Memoria Identità. Fotografia Contemporanea dall’Est Europa,promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e curata da Filippo Maggia. L’esposizione è stata inaugurata l’11 dicembre 2009, allestita con 150 opere di 29 artisti provenienti da 18 diversi Paesi,compresi i due baltici: Gintaras Didžiapetris (Lituania) e Ene-Liis Semper (Estonia).
L’AMAZZONE DELL’AVANGUARDIA
NATA IN LITUANIA NEL 1860
Alcuni dipinti di Marianne (Von) Werefkin, pittrice nata a Tula (Lituania) nel 1860 da una nobile famiglia russa e morta ad Ascona in Svizzera nel 1938, risultano esposte in una sala del Museo di Roma in Trastevere fino al 14 febbraio 2010. La Werefkin, insieme a Kandinsky e ad altri artisti, è stata una delle principali figure del rinnovamento artistico del primo novecento, soprannominata „l’amazzone dell’avanguardia“.
Per molto tempo è stata attribuita a Kandinsky la creazione della N.K.V.M (Nuova Associazione Degli Artisti di Monaco da cui nacque poi la Blaue Reiter) in realtà da una lettera dello stesso artista risulta evidente che i creatori furono tre: Werefkin, Jawlensky e Erbsloh.
BUONE NOTIZIE DAI PAESI BALTICI
PER L’INDUSTRIA CINEMATOGRAFICA
Il Consiglio della Città di Riga ha deciso di creare il primo centro cinematografico regionale dei Paesi baltici, il Riga Film Fund, per co-finanziare film stranieri e offrire incentivi fiscali del 10-15% per film girati nel territorio baltico. Secondo il Direttore del NFC, dieci titoli stranieri hanno già in calendario riprese cinematografiche a Riga.
Poco fuori dalla capitale lettone è stato creato sette anni fa il Film Angels Studio che possiede attrezzature, sei diversi teatri di posa e costi competitivi per accogliere produzioni straniere, soprattutto film storici. C’è in lavorazione per il 2010 la sua prima co-produzione internazionale: Last Boat to Gotland (leggi news): dramma storico da 2 milioni di euro che sarà diretto da Janis Kalejs (Vogelfrei).
In Lituania — la cui industria cinematografica è la meno sviluppata delle tre Nazioni baltiche — il progetto di creazione di un nuovo istituto cinematografico non è mai stato definitivamente accantonato. Secondo quanto riferito dal produttore Rasa Miskinyte di Era Film, al Baltic Event per il pitch di un nuovo progetto del noto Sharunas Bartas (Seven Invisible Men), i produttori locali intendono realizzare una propria organizzazione cinematografica sotto l’egida della Lithuanian Producers Association. L’industria è fiduciosa per quanto riguarda il 2010, in attesa che il nuovo incentivo fiscale del 20% venga approvato dal Parlamento.
In Estonia, il maggiore ente di cinema nazionale, l’Estonian Film Foundation (EFF),sta ritoccando i tagli di budget (da 3.8 milioni di euro del 2009 a 3.3 milioni per il 2010) per supportare la produzione dello stesso numero di film annuali (cinque) con finanziamenti minori.