Archive for gennaio, 2010
Premier lettone consulta veggente
Notizia artefatta divulgata in Lettonia dagli oppositori
In Lettonia ha suscitato scalpore e ironia la notizia che il suo Primo Ministro Valdis Dombrovskis abbia fatto ricorso a una veggente per sapere del futuro del suo Paese in difficoltà. Una notizia giudicata immediatamente artefatta e disapprovata come iniziativa massmediatica da chi lo sostiene.
Il Dombrovskis ha accettato l’incarico di Primo Ministro, conscio che per governare la Lettonia, attanagliata dalla crisi economica, avrebbe dovuto assumere un ruolo kamikaze senza precedenti. Non si può dar credito, perciò, a chi lo ha notiziato in dimestichezza con una veggente e le sue previsioni. Sapendolo possessore di una cultura economico-scientifica e di una dirittura morale inconsueta nei governanti lettoni che lo hanno preceduto: molti con un imbarazzante passato da far dimenticare e un precario futuro da far prevedere a veggenti indulgenti.
La Lettonia è il paese della comunità europea maggiormente colpito dalla crisi, il tasso di disoccupazione secondo i dati dello scorso mese di novembre (secondo le rilevazioni EUROSTAT) si assesta al 22,3%, vale a dire che, tra la popolazione attiva, una persona su quattro non ha un posto di lavoro. Non è solo l’occupazione ad avere subito una brusca frenata, il PIL ha perso 19 punti percentuali negli ultimi 12 mesi.
Il Premier Valdis Dombrovskis si è impegnato a governarla con leggi severe e l’esecuzione di provvedimenti utili e giusti per superare la crisi, contrastando la nomenclatura screditata ed eliminando molti privilegi ingiustificati.
NIENTE LIBRA DI CARNE LETTONE PER LE BANCHE CREDITRICI
In un articolo datato 9 gennaio 2010, la presidente dello Schiller Institute Helga Zepp-LaRouche ha scritto: Quando si vede con quale spietatezza le istituzioni finanziarie internazionali sostengono che paesi come Islanda, Lettonia o Grecia devono tenere fede agli “obblighi internazionali”, anche se ciò significa austerità brutale e un’aspettativa di vita dimostrabilmente ridotta, viene alla mente il Mercante di Venezia di Shakespeare, con l’usuraio Shylock, che pretendeva una libbra di carne dal debitore Antonio, da tagliare “vicino al cuore del mercante". (MoviSol)
LA LETTONIA CAMPIONE EUROPEO PER L’ENERGIA ELETTRICA PRODOTTA DA FONTI RINNOVABILI
La direttiva europea 2001 sullo sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica indica per l’Italia un obiettivo 2010 di produzione da queste fonti, pari al 25 per cento del consumo totale lordo di elettricità. Nel 2007 – in un dossier statistico ISTAT datato 2008 – la potenza efficiente lorda da fonti rinnovabili prodotta negli impianti nazionali è stata di poco inferiore al 23 per cento del totale. Per poter centrare l’obiettivo, l’Italia deve quindi puntare a incrementare quanto più possibile la quota parte di energia prodotta da fonti rinnovabili, ampliando la potenza di tutti gli impianti di generazione da queste fonti: idroelettrico, eolico, biomasse e fotovoltaico.
I Paesi con una quota percentuale di potenza proveniente da impianti da fonte rinnovabili superiore al 70 per cento sono la Lettonia (73,3 per cento) e il Lussemburgo (71,7 per cento), l’Austria con un valore di poco inferiore (66,8 per cento) e la Svezia (50,6 per cento).
TESTATA IN ESTONIA SKYPE SULLO SCHERMO TELEVISIVO
Skype sta per fare apparizione sul grande schermo della televisione. Prima verso i cellulari, ora verso le tv: il client sta estendendo il proprio campo di applicazione, aprendosi a nuovi contesti ed abilitando gli utenti ad un nuovo tipo di esperienza di chiamata. L’approdo sullo schermo televisivo è, in questo contesto, qualcosa di potenzialmente importante. Due gruppi sono pronti ad accogliere per primi Skype: LG e Panasonic: il primo grazie alla tecnologia NetCast Entertainment Access ed il secondo mediante la linea HDTV Viera che hanno lavorato per la progettazione di televisori con Skype integrato. Gli apparecchi televisivi poi, sono stati testati nei laboratori di Tallinn, in Estonia, da un team di ingegneri incaricati di accertare che tutto funzionasse alla perfezione.
L’alta definizione a 720p (in abbinata all’uso di webcam HD) implica la possibilità di sedersi sul divano di casa e di dialogare con amici e parenti. Gratis, ovviamente, oppure tramite le tradizionali offerte SkypeOut. Nel proprio approdo in tv, Skype diventa una commodity per un nuovo contesto, rendendo più semplici le chiamate e portando Skype alla portata anche di coloro i quali potrebbero avere minori capacità nell’uso di un pc o minor comodità nell’accesso allo stesso. Più semplicemente, avere Skype al centro della propria abitazione (ove tradizionalmente risiede il televisore) sarà presto una opportunità aggiuntiva che potrebbe fare la differenza nel momento in cui si decide quale televisore acquistare a partire dalla seconda metà del 2010.
GLI ESTONI SONO POCO INNAMORATI
DELLA EUROZONA IN ARRIVO PER IL 2011
La Commissione europea ha stimato che l’Estonia nel 2011 potrà entrare nella eurozona, ma gli estoni sono sempre meno innamorati dell’euro. Secondo un sondaggio diffuso dall’istituto Emor, solo il 47 per cento degli estoni considerano positivamente l’arrivo della moneta unica europea, rispetto al 50 per cento registrato alla fine del 2008. L’adozione dell’euro è considerata, invece, negativa dal 41 per cento dei 500 interpellati dall’istituto di sondaggi tra il 24 e il 26 novembre 2009. L’Estonia ha registrato il suo PIL in caduta libera nel 2009, ma dovrebbe attestarsi tra il 14 e il 15,5%. Tanto che, secondo la Banca centrale di Tallin, dovrebbe riuscire a rientrare durante i prossimi mesi nei parametri di Maastricht, necessari per procedere sul percorso di convergenza all’euro. Attualmente nella zona euro ci sono 16 dei 27 membri dell’Unione europea.
DI UNA MACROREGIONE BALTICA UTOPICA
AUSPICATA DA CHI CONSIDERA SCONVENIENTE LA UE
Un continente dove oggi si contano 45 stati – più decine di territori che aspirano alla statualità – oltre che centinaia di regioni, Laender, comunità autonome con ambizioni politiche e fiscali spesso smodate e quindi, tutte insieme, difficilmente riconducibili a un comune denominatore europeo. Occorre pertanto ridurre la complessità dello spazio geo-politico europeo aggregando stati e territori intorno a interessi, culture e progetti comuni come peraltro la stessa Unione Europea sta facendo nella predisposizioni di alcuni progetti come INTERREG e altri.
Così ad esempio è immaginabile uno “macroregione baltica” che comprenda gli attuali stati dell’Estonia, della Lettonia, della Lituania, della Finlandia, della Svezia, della Danimarca, i voivodati polacchi di Warminsko-Mazurskie, Pomorskie e Zachodnio-Pomorskie, e i Laender tedeschi del Meklemburg-Vorpommern e dello Schlewig-Holstein (e forse in futuro anche gli oblast russi di Kaliningrad e di San Pietroburgo) oppure una “macroregione alpina” formata dai territori degli attuali stati di Austria, Svizzera, Slovenia, i Laender tedeschi della Baviera e del Baden Wuttemberg, le regini francesi della Paca (Provence-alpes-cote d’azur), del Rhone-alpes e della Franche Comte e quelle del settentrione italiano.
Questo macro-aggregazioni regionali ridurrebbero la complessità dello spazio geo-politico europeo ad una decina di soggetti istituzionali (poi liberi di confederarsi tra loro in una UE rinnovata) e sarebbero più vicine alla tante piccole “heimat” locali facendo diminuire il rischio, oggi altissimo, di veder sostituirsi al centralismo degli stati nazionali l’egoismo delle piccole patrie.
Brano estratto da un testo di Giovanni Durante, postato il 4 gennaio 2010 in:
http://partitodelsud.blogspot.com/2010/01/litalia-non-conviene-piu.html
CONSOLATO ONORARIO DI LITUANIA A PALERMO
NUOVI PROGETTI PER BUSINESSMAN SICILIANI
„L’Agenzia Lituana per lo Sviluppo ha appena reso pubblici i progetti aperti agli investimenti stranieri nel campo dell’energia, dei trasporti, della cultura e dello sport”, rende noto il console della Lituania a Palermo Alessandro Palmigiano. Le iniziative riguardano, tra l’altro, la costruzione in Lituania di un museo e di un centro culturale, lo sviluppo di infrastrutture già esistenti, la costruzione di uno stadio e l’ammodernamento dell’uso delle risorse energetiche. “E’ un’occasione importante per tutti gli operatori siciliani che vogliono investire e svolgere attività all’estero”, sottolinea Palmigiano, che invita gli imprenditori interessati a rivolgersi al Consolato, in via Wagner 9. La Lituania e la Sicilia sono state già avvicinate, durante l’estate scorsa, da una serie di iniziative istituzionali e culturali culminate, il 25 settembre, con l’inaugurazione del Consolato alla presenza di Petras Zapolskas, Ambasciatoredi Lettonia in Italia. “Il nostro obiettivo -conclude Palmigiano- è quello di promuovere rapporti e scambi per favorire la conoscenza tra i due Paesi, le opportunità di affari e l’incremento dei flussi turistici. (AGI) Rap/Mzu
VOLI DIRETTI CATANIA LETTONIA E VICEVERSA
CON NEO CONSOLE ONORARIO DI LETTONIA
L’AVVOCATO CATANESE SANTI DI PAOLA
19 gennaio 2007 – A Catania, Teatro Bellini: Astra Kurme (Ambasciatore di Lettonia) Helena Demakova (Ministro della Cultura del governo lettone) Raffaele Lombardo (Presidente della Provincia di Catania)
L’avvocato catanese Santi di Paola (Corso Italia 171) è il neo-Console Onorario di Lettonia in Sicilia, con giurisdizione su tutto il territorio isolano. Ciò significa che il palermitano Francesco Bambina è decaduto da tale nomina. Il Di Paola, quasi certamente, l’ha meritata per essersi attivato pro-Lettonia a (e da) Catania, più di quanto non si sia attivato il suo predecessore a (e da) Palermo.
Lasciano supporre ciò i voli diretti per gli aeroporti lettoni dal Fontanarossa di Catania, come da pochi altri aeroporti italiani minori, e le presenze (conseguentemente viaggi) ufficiali di cittadini lettoni a Catania e viceversa.
Pioniera la delegazione che fu presente a Riga nel novembre 2005, nel Domina Shopping Center per il Sicilian Delights: una esposizione con degustazione gratuita di prodotti agro-alimentari siciliani. Principio dello scambio di relazioni che hanno, poi, condotto in Sicilia più volte Helena Demakova nel ruolo di Ministro della Cultura del governo lettone, fino a che non è divenuta ex-ministro.
La Demakova premiata nel 2006, come appassionata di musica lirica e classica, col “Vissi d’arte-Città di Alcamo” da Francesco Bambina, Presidente dell’Associazione Amici della Musica di Alcamo e Console Onorario di Lettonia per la Sicilia (destinato a divenire ex console onorario); presente nel Teatro Bellini il 19 gennaio 2007, accompagnata da Astra Kurme neo Ambasciatore di Lettonia di Italia, per assistere alla messa in scena dell’opera lirica “Lady Macbeth del distretto di Mtsensk” ed essere fotografata con Raffaele Lombardo: presidente della Provincia di Catania, destinato ad essere eletto Presidente della Regione Sicilia; docente per un giorno (8 maggio 2008) all’Università con una “lectio” intitolata “Una politica culturale conservatrice in Lettonia e in Europa”.
E’ STATO SPENTO L’ULTIMO REATTORE
Un’ora prima dell’arrivo dell’anno 2010, l’ultimo reattore della centrale nucleare di Ignalina è stato spento per sempre. La Lituania ha realizzato così l’impegno preso al momento della sua adesione all’Unione Europea, ma ad un costo altissimo: Ignalina ha assicurato il 70% del fabbisogno elettrico del Paese che ora diventerà completamente dipendente dalle importazioni.
it.euronews.net/2009/12/31/lituania-si-spegne-l-ultimo-reattore-atomico
DEI CONSOLI ONORARI DI LETTONIA
DECADUTI – RINNOVATI – NUOVI ARRIVATI
L’autorizzazione a svolgere la funzione di Consoli Onorari della Repubblica di Lettonia non è stato rinnovata a: Francesco Bambina (Palermo), Roberto Comelli (Trieste), Randa Ghattas (Napoli) e Beppe Landini (Modena). La stessa autorizzazione è stata rinnovata, invece, a: Nicolò Rositani (Firenze), Patrizia Signorini (Milano) e Canio Trione (Bari). Nuovi Consoli Onorari di Lettonia a Catania (Santi Di Paola dal 15 giugno 2009) e Venezia (Paolo Nicolussi dal 12 gennaio 2009).
Ciò significa, per i consoli “scaduti”, assenza nella Lista Consolare degli Uffici Consolari di carriera e onorari predisposta dal Cerimoniale Diplomatico della Repubblica Italiana per conto del Ministero degli Esteri (la più recente è datata 23 dicembre 2009), con conseguente perdita dei privilegi connessi alla funzione.
Randa Ghattas, designer e PR di origine libanese, in Italia dal 1975, consorte di un napoletano e madre di un ventitreenne (Mario Rivelli) attore in carriera, continuerà a progettare e commercializzare gioielli mondanizzandosi full-time.
Beppe Landini, cittadino modenese nato “giovin signore” nel 1941, rampollo della famiglia produttrice di trattori omonimi, marito di un notaio e padre di due laureate in legge, continuerà la sua attività di businessman pro-domo-propria, socio di club beneabbiantanti.
Roberto Comelli continuerà ad attivizzarsi a Trieste per dare redditività a Società s.r.l. che non si occupano della promozione di prodotti agro-alimentari, nè della eno-gastronomia regionale, e neanche del turismo nazionale: in Italia come in Lettonia.
Francesco Bambina, nato nel 1959, medico radiologo diplomato in pianoforte, continuerà a presiedere l’Associazione Amici della Musica a Alcamo e un Rotary Club, dilettandosi con premiazioni annuali “Vissi d’arte” e rendez-vous culturali stagionali nel territorio siciliano, sponsorizzato dalla amatorialità melomane e dalle Autorità Locali.
Nel frattempo la Repubblica di Lettonia, aiutata dal Fondo Monetario Internazionale e con governanti più capaci e onesti al potere, interrelazionati a portatori di assistenza e aiuti concreti, si salverà dalla bancarotta discriminando i faccendieri di ogni nazionalità cacciatori di contributi UE armati d’iniziative lettonofile si-profit personale.