Archive for aprile, 2010
CAVE LOLITAM !!! SEQUEL Commenti in Facebook al post leggibile cliccando: http://www.lampisterie.ilcannocchiale.it/
Lolita Timofeeva ha vinto la causa contro Edizioni QuattroVenti di Urbino
DELLE MENZOGNE BIOGRAFICHE E DELLE RETICENZE BIBLIOGRAFICHE
MESSE A NUDO DA CHI HA COMMENTATO IN FACEBOOK
LA TIMOFEEVA VINCITRICE DI UNA CAUSA CONTRO LE EDIZIONI QUATTROVENTI
Enzo Rossi- Ròiss – Il pittore L’Altrange, conosciuto e frequentato dalla Timofeeva in mia compagnia a Barcelona nel 1995 durante i giorni della sua expo nella Diagonal Art di Jordi Vilafranca (produzione, curatela e promozione griffate Rossi-Ròiss), mi ha scritto: Hola Enzo, abbiamo letto attentamente il tuo “Cave Lolitam !!!”. È sempre lo stesso. Accade ciò che ha fatto accadere Lolita Timofeeva quando un artista, dopo essersi approfittato di un commerciante o di un promotore, non è capace di dire GRAZIE soltanto, ma ancora meno capace è di riconoscere che ha conquistato alcuni spazi con servizi e notorietà grazie agli sforzi di tutti coloro che lo hanno aiutato. In generale, si sente dire: “IO, sono arrivato, da solo”. Ignorando che molte persone hanno partecipato alla costruzione di ogni suo riconoscimento pubblico. Di solito, ogni riconscimento pubblico è causato al 90% dal commerciante e dal promotore che si sono attivati in tutti i sensi per ottenerrlo.
Per questa ragione, troviamo abbastanza deplorevole, che per provare a guadagnare un pò di denaro, un artista vada a DENUNCIARE chi si è moltiplicato per “10″… anche se, a un certo momento, le circostanze hanno cambiato un rapporto che è risultato favorevole per lungo tempo.
Per questa ragione, siamo completamente contenti che l’editore del tuo libro abbia guadagnato nel processo di non pagare alcun euro a Lolita Timofeeva come riarcimento personale. Migliori pensieri a te…. … Mostra tutto
L’ALTRANGE
Paolo Fiorindo – Fellini (mi pare) dicesse che “con i grandi artisti non ci sono mai problemi”. Non dico altro, ti leggo sempre volentieri, ti saluto, ciao.
Enzo Rossi- Ròiss – A questo punto, copio e incollo una delle mie LAMPISTERIE (lampi di pensiero fertile!):
Le disattenzioni e l’irriconoscenza delle persone che ho beneficato col mio sapere e col mio agire, le metabolizzo in modo che possano potenziare e sovradimensionare le attenzioni e la riconoscenza di chi si rapporta a ciò che sono, piuttosto che a ciò che ho: gratificando la mia intellettualità, prima di soddisfare la mia corporalità.
1999 a Bologna, nel foyer del Teatro del Navile, Lolita Timofeeva con (da sinistra a destra) Giorgio Segato, Enzo Rossi-Ròiss, Nicole Dimitri.
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DEL MIO RITRATTO DIPINTO DA LOLITA TIMOFEEVA
DIVENUTO ICONA RICORRENTE NEI BLOG DEI MIEI DIFFAMATORI
Oscar Wilde ha scritto: “Ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell’artista, non del modello. Il modello non è che il pretesto, l’occasione. Non è lui che viene rivelato dal pittore che, sulla tela dipinta, rivela se stesso”.
Sottoscrivo ciò, ovviamente: supportandolo con ciò che ha scritto Umberto Galimberti che riassumo succintamente assemblato.
Il pittore autore di un ritratto non ha eseguito la sua opera catturando l’anima di chi risulta rappresentato, come comunemente si crede, ma la sua relazione in atto col ritrattato nel momento esecutivo, il suo amore, il suo odio, la sua indifferenza, la sua insignificanza, in una parola la qualità della “passione” di chi ritrae più che di chi è ritrattato. Dipingendo e raffigurando un incontro, una relazione, un confronto che, attentamente guardato e scrutato, lascia trasparire la relazione intercorsa tra il pittore e il rappresentato, col suo carico di sentimenti.
Perciò ogni ritratto, oltre a ritrarre chi vi risulta rappresentato, ritrae anche il pittore che lo ha dipinto, tradendo la fedeltà al modello, per incrociare e ritrarre i sentimenti che il personaggio rappresentato ha suscitato nell’artista e che, a posteriori, suscita diversamente motivato in ognuno di noi nel momento in cui lo“guardiamo”.
GIORNALISTA SCOMODO UCCISO IN LETTONIA
Ucciso a sangue freddo da due sicari. La vittima è Grigorijs Nemcovs, direttore e redattore capo del quotidiano lettone “Million” e proprietario di una televisione locale con lo stesso nome. Il giornalista ed editore è stato colpito da due proiettili alla testa mentre si stava recando ad un appuntamento nella città di Daugvpils (nella regione di Latgale). L’omicidio, avvenuto il 16 aprile verso le cinque del pomeriggio, era stato pianificato in tutti i particolari. L’assassino ha probabilmente aspettato Nemcovs mentre si recava ad un caffè sulla Lacplesa Street, vicino all’università di Daugavpils. La polizia per ora ha aperto un’inchiesta anche se non ci sono ancora indagati. Il quotidiano Million, fondato nel 1995 dallo stesso Nemcovs, è oggi il più grande giornale locale pubblicato in lingua russa. È noto per le sue inchieste sul malfunzionamento e i problemi di corruzione in seno all’amministrazione e ai partiti politici. Nemcovs, noto per la sua militanza che ha fortemente contribuito al successo del movimento di cittadini Latgales Tauta (Nation of Latgale) era anche sindaco aggiunto del consiglio comunale di Daugavpils. Il suo attivismo politico aveva già portato il giornalista a ricevere minacce di morte nel 2007 e la sua casa era stata data alle fiamme, senza che gli incendiari fossero mai stati trovati. In precedenza, nel 2000, era stato anche violentemente aggredito da sconosciuti che avevano cercato di rubargli il passaporto. “Siamo sotto choc per questa uccisione – ha dichiarato in una nota Reporters sans frontieres -. Il nostro pensiero va innanzitutto alla moglie e alla figlia di Nemcovs a cui presentiamo le nostre più sincere condoglianze”. “Questo omicidio è incomprensibile – continua l’organizzazione interzionale -. I moventi di questo assassinio, che è stato eseguito con professionalità, devono assolutamente essere chiariti. L’omicidio di un giornalista è inaccettabile e costituisce una minaccia che colpisce l’intera categoria”. Rsf chiede, quindi, alle autorità lettoni di fare di tutto per identificare i mandanti affinché questa esecuzione non rimanga impunita”. Con l’omicidio di Nemcovs salgono a due i giornalisti uccisi in Lettonia negli ultimi anni. Nel 2001, Gundars Matiss, giornalista del quotidiano “Vards Kurzemes” è stato assassinato a causa della sua attività professionale. Altri attacchi alla libertà di stampa hanno visto coinvolti altri giornalisti, pugnalati o aggrediti nel decennio scorso. A gennaio, infine, gli uffici del quotidiano “Neakariga Rita Avize” sono stati oggetto di vandalismo.
Vogliono fermare il gay pride in Lituania
Si avvicina l’estate, tempo di vacanze, di sole, di serate all’aria aperta e, non c’è paese che faccia eccezione, si moltiplicano le manifestazioni culturali e la ricerca di momenti di aggregazione. Tra teatri di strada, concerti e iniziative di vario tipo, ovunque stia per inaugurarsi questa stagione, sono tante le occasioni che si offrono ai cittadini. Anche la comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender organizza i suoi ritrovi, occasione soprattutto per celebrare la diversità e manifestare per i diritti dell’uomo. Così in Italia, così in Lituania, dove, per la prima volta sinora, il Baltic Pride è previsto per sabato 8 Maggio. Appuntamento importante in questo paese, perchè qui la popolazione lgbt vive ancora in condizioni di forti discriminazioni, trovandosi non di rado a subire forme di intolleranza. Sino a questo momento le autorità hanno sempre bloccato qualsiasi manifestazione indetta dalla comunità lgbt e purtroppo, anche in questo caso, nonostante il comune di Vilnius abbia accolto la richiesta per lo svolgimento della manifestazione, sono forti le pressioni affinchè venga revocata l’autorizzazione. Anche Amnesty International, organizzazione che si batte per il rispetto dei diritti umani, scende in campo, lanciando un appello affinchè sia garantito il diritto alla libertà di espressione della comunità lgbt.
I paesi baltici e la crisi – LETTONIA: UNA TIGRE NELLA GABBIA DEL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
In Lettonia gli anni del boom sono solo un ricordo: oggi il paese baltico ha il più alto tasso di disoccupazione della Ue. I lettoni sono temprati dalle ristrettezze del periodo sovietico, ma l’austerity potrebbe durare ancora a lungo. Il maiale capitalista è tornato a Riga. Guance rosee, pancia gonfia e una valigetta piena di bigliettoni stretta nello zampone. Osserva tutto dal suo posto d’onore, un cartellone pubblicitario proprio di fronte al parlamento lettone, sul viale principale della capitale. Poco lontano, poveracci disoccupati si stringono attorno a un fuoco avvolti in passamontagna e giacca a vento. Soltanto due anni fa un simile sfoggio di anticapitalismo sarebbe stato considerato un segno di pazzia. Fino a due anni fa, appunto, quando la Lettonia si preparava a festeggiare i due decenni di libertà dal giogo sovietico e cavalcava il boom economico. Ora la festa è finita. I lettoni, come il trentatreenne Gints Berneckis, hanno ormai perso la fede nel modello economico occidentale. Come migliaia di compatrioti, il cui tasso di disoccupazione è schizzato al 23 per cento, l’anno scorso Berneckis ha perso il suo posto di venditore di computer. “È vero – sbuffa con rabbia – i maiali capitalisti sono tornati. Solo che adesso arrivano e se ne vanno carichi dei soldi che il governo gli regala.” Gints ha sfidato uno dei peggiori inverni degli ultimi decenni per manifestare insieme ai suoi “colleghi” disoccupati, accampandosi in una piccola tenda davanti al parlamento fin dall’inizio dell’anno. “Hanno tagliato tutto: previdenza sociale, educazione, pensioni. La gente sta scappando, lascia la città in massa.”
Per continuare a leggere: http://www.presseurop.eu/it/content/article/234371-lettonia-una-tigre-nella-gabbia-dell-fmi
Delitto del piccolo Gabriel – La Lettonia difende Elizabete Petersone dalle accuse di omicidio preterintenzionale aggravato
La linea difensiva della giovane è destinata a cambiare. All’udienza preliminare, il 5 maggio, la 21enne non ha intenzione di giungere ad un giudizio abbreviato, ma di rendere dichiarazioni spontanee ed avere un confronto con Paolo Arrigo.
La Lettonia sempre più a fianco di Elizabete Petersone nella sua difesa dalle accuse di omicidio preterintenzionale aggravato del figlioletto Gabriel. L’Ambasciatore della Lettonia in Italia, Astra Kurme, assieme al console, ha raggiunto Imperia per un incontro con il presidente del tribunale Gianfranco Boccalatte. Presente anche uno dei nuovi avvocati di Elizabete, Paolo Celli di Roma che assieme a Oliviero Villars De Carolis ha sostituito Tito Schivo. La linea difensiva della giovane è destinata a cambiare. All’udienza preliminare, il 5 maggio, la 21enne non ha intenzione di giungere ad un giudizio abbreviato, ma di rendere dichiarazioni spontanee ed avere un confronto con Paolo Arrigo.
UN OPEN SPACE MINIMALISTA IN LITUANIA
Questa casa di Kaunas, in Lituania, progettata dallo studio G. Natkevicius and Partners, è concepita come un open space arioso e decisamente minimalista. Gli arredi sono pochi, pochissimi, ma con funzioni mirate e puntuali, in grado di soddisfare tutte le esigenze. Nella zona giorno è nettissimo il contrasto tra il nero del divano e il bianco candido di tavolo e sedie, così come tra le linee morbide e arrotondate dell’uno, e quelle nette e squadrate degli altri. Tuttavia concorrono a rendere ugualmente caldo e accogliente questo spazio l’uso del legno e la presenza del grande camino.
LONTANE DA MOSCA
L’Estonia galleggia, la Lituania senza centrale atomica cola a picco.
Tallin soffre per la dipendenza dalla Germania, Vilnius per la chiusura dell’impianto di «Ignalina»
Prima viene Riga, a seguire Vilnius. Non si tratta di un esercizio di geografia ma della triste classifica del disastro finanziario che ha sconvolto il Baltico nel biennio 2008-2009. La Lituania infatti, come la Lettonia, sta vivendo una delle peggiori recessioni a livello mondiale. Nel 2009 il suo Prodotto interno lordo ha registrato un -15%, il mercato immobiliare ha visto una contrazione del 46,8% e le vendite al dettaglio hanno segnato un crollo del 30%. Numeri apocalittici per un Paese che fino al 2007 cresceva di 9-10 punti percentuali all’anno.
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/argomenti/numero/20100410/pagina/09/pezzo/275814/
LETTONIA MAL D’EUROPA CON UN BUCO DI BILANCIO DI 4 MILIARDI DI EURO
… il paese in caduta libera. La grande depressione dell ex tigre baltica. Crollo del Pil, disoccupazione alle stelle, tagli pesantissimi a welfare e sanità. La crisi mondiale ha investito come uno tsunami la piccola repubblica ex sovietica. E i lettoni, tornati a casa negli anni per partecipare al miracolo economico, hanno ripreso a emigrare. Spente le celebrazioni per l’indipendenza.
Le chiamavano una volta le «tigri baltiche», paesi con tassi di crescita a due cifre. Oggi il ruggito della Lituania, della Lettonia e dell’Estonia è un lontanissimo ricordo, una eco che si perde in dissolvenza. Da queste [...]
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/argomenti/numero/20100410/pagina/09/pezzo/275813/
DA VILNIUS A PALERMO LOW COST
Sicilia e Lituania sono più vicine grazie alla compagnia low cost lituana Star 1 Airlines, che ha deciso di introdurre, dalla prossima stagione estiva, un collegamento diretto tra Palermo e Vilnius. Il volo sarà operativo, in fase sperimentale, dal 25 luglio al 29 agosto, avrà cadenza settimanale, di domenica, con partenza da Palermo alle 18 e ritorno da Vilnius alle 15. Il collegamento con Palermo affiancherà quello con Milano Malpensa, l’unico attualmente gestito sull’Italia da Star 1 Airlines. “Ritengo che questo collegamento aereo sia una importante novità – dice il console onorario della Lituania in Sicilia, Alessandro Palmigiano -, perché consentirà di aumentare i flussi turistici fra i due Paesi”. Il Consolato ha istituito un servizio di informazione turistica per quanti volessero recarsi in Lituania e avere maggiori notizie sul Paese baltico.
APERTURE VERSO EST CON BASE A RIGA
Costruire solide partnership internazionali per far conquistare alle aziende polesane nuovi mercati e, di converso, attrarre nuovi investimenti sul nostro territorio. E’ con questo spirito che il Consorzio per lo sviluppo del Polesine (Consvipo) ha promosso un viaggio di affari in Lettonia, cui hanno partecipato una decina di imprenditori della provincia di Rovigo in rappresentanza di settori produttivi strategici
Una decina di imprenditori polesani di vari settori produttivi, accompagnati dal presidente del Consorzio di sviluppo Angelo Zanellato, hanno preso parte nei giorni scorsi ad un viaggio d’affari in Lettonia e faranno rientro in città martedì 13 aprile. Scopo della visita è stato quello di ottenere canali privilegiati nell’acquisizione di materie prime di qualità, dopo aver visitato diverse tra le principali industrie del comprensorio della capitale lettone Riga e della regione di Smiltene.
Le aziende visitate sono attive nei settori agricolo, cerealicolo, edilizio, lavorazione del legno, impianti termici, costruzione giostre e attrezzature per luna park e turismo. “Il territorio lettone è ricco di materie prime, soprattutto il legno, facilmente reperibile nelle numerose foreste della zona – ha spiegato Zanellato – Noi, per parte nostra, siamo in grado di proporre loro innovazione e capitiamo proprio al momento giusto: gli imprenditori e le istituzioni lettoni cercano partner leali e competitivi nell’Europa occidentale. In quest’ottica, sono rimasto ottimamente colpito dal dinamismo mostrato da Ainars Mezulis, presidente del consiglio regionale”. Oltre allo scambio di know how, infatti, i polesani hanno incontrato anche le istituzioni locali lettoni nell’ottica di costruire un sistema sempre più forte di relazioni.
“Il bilancio che si può trarre di questa esperienza è oggettivamente positivo – ha concluso Zanellato – tanto che già dal 26 al 28 aprile gli amici lettoni scenderanno in Polesine per conoscere le nostre eccellenze. L’area di Smiltene è una tra le più vivaci nell’ambito dei Paesi baltici e, per questo, ha risentito in maniera minore della crisi economica”. (RovigOggi.it)
L’ESTINZIONE DEI CORRISPONDENTI UE
Nonostante si parli sempre più di Europa, a Bruxelles le fila dei giornalisti continuano ad assottigliarsi. Un fenomeno trasversale, che colpisce soprattutto gli inviati delle nuove democrazie dell’Est. http://www.presseurop.eu/it/content/article/223941-l-estinzione-dei-corrispondenti-ue
Estonia: perdite Swebank oltre il miliardo di euro
NESSUN RISARCIMENTO PERSONALE A LOLITA TIMOFEEVA DALLE EDIZIONI QUATTROVENTI DI URBINO
PER IL “MONDO LETTONE MADE IN ITALY”
SCRITTO DA ENZO ROSSI-ROISS
Il Tribunale di Bologna, sezione specializzata in materia di proprietà industriale ed intellettuale, nella causa civile iscritta al n. 13466 del Ruolo Generale per l’anno 2008, promossa dalla pittrice Lolita Timofeeva nei confronti di Edizioni QuattroVenti, ha sentenziato in data 2 marzo 2010 che la casa editrice urbinate non deve pagare alcunchè a titolo di risarcimento personale alla pittrice lettone italiana russofona per aver pubblicato due suoi autoritratti nel libro “Mondo lettone made in Italy” di Enzo Rossi-Ròiss.
La casa editrice QuattroVenti è stata condannata (salvo sentenza diversa in appello ed eventualmente in cassazione) …alla rifusione delle spese di lite che si liquidano in euro 481,50, euro 2.000 per diritti ed euro 2.800 di onorari.
(Diversamente quantificate da chi ha redatto il testo postato in: http://eeerenzo.posterous.com/kengarags-lolita-timofeeva-ha-vinto-la-causa)
La domanda di risarcimento non è stata accolta perché la cifra richiesta di 52.000 euro dalla Timofeeva è stata considerata sganciata da ogni parametro concreto di riferimento (vendite effettuate da case d’asta, fatture emesse per vendite a mercanti d’arte, dichiarazione di redditi corrispettivi al tenore di vita di chi abita in un appartamento di proprietà pubblica, beneficata dalla municipalità perchè si documenta sprovvista di reddito fisso adeguato) o con qualsivoglia motivazione giustificata, ritenendo insufficiente il richiamo (che virgolettiamo per il lettore avvocato) al “parametro del danno in re ipsa di Cass.3672/2001”.
Poiché: “…trattandosi di autoritratti, vale la notorietà scriminante ex art.97 LDA, che nessuna lesione poteva dirsi inferta alla sua reputazione”.
Una vera e propria sdentata per la pittrice e il suo avvocato difensore (Annalisa Di Benedetto del foro di Bologna) che ha supportato il suo Atto di Citazione con un unico riferimento bibliografico (un testo della giovane collega Lavinia Savini). Una sdentata particolarmente dolorosa perché il Collegio Giudicante non ha considerato diffamatorio “il contenuto” di un capitolo del libro scritto dal Rossi-Ròiss nel ruolo di critico d’arte e proto-biografo della Timofeeva, nata in Lettonia nel 1964 e divenuta nota in Italia dove è giunta nel 1991 per sposare un cittadino bolognese di origine lucana.
Il Rossi-Ròiss ha conosciuto Lolita Timofeeva nel marzo 1993 a Bologna curriculata dallo zero: zero esposizioni – zero dipinti meritevoli di attenzioni esegetiche – zero bibliografia – zero eco massmediatica, sia cartacea che web – zero relazioni col mondo dell’arte – zero notorietà e redditività artistica. Da questa condizione di zero la Timofeeva è pervenuta in sua compagnia (ruolato Commissario e critico presentatore nel catalogo ufficiale) alla esposizione nella Biennale d’Arte 1997 a Venezia e alla ricca bibliografia giornalistica ed esegetica ante e post Biennale - elencata nel suo sito web senza il nome Enzo Rossi-Ròiss, ma dallo stesso fatta produrre e prodotta (anche) variamente firmata – sia col suo nome di scrittore che con eteronomi italiani e stranieri – oltre agli annessi e connessi indotti e collateralizzati dal medesimo.
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Tant’altro si può apprendere da Google cliccando: http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html
http://www.rossiroiss.it/blog/delle-performances-espositive-di-lolita-timofeeva-meno-frequenti-perche%E2%80%99-prive-di-sponsor-e-mentori-adeguati.html