L’infatuazione russa per la Lettonia. Le dichiarazioni di Tallinn e Vilnius
Reportage: “Tra le fauci dell’orso. Geopolitica e società di un’Ucraina divisa”
Primi giorni di novembre 2014. La marina russa ha nuovamente sconfinato nella zona economica lettone. È forse la cinquantesima volta. L’ultima nave ex sovietica si è attestata a una decina di miglia dalle acque territoriali della Lettonia. E l’aeronautica militare del Cremlino non è da meno. In un solo anno sono stati intercettati nello spazio aereo lettone circa duecento velivoli battenti bandiera russa. Un’invasione silenziosa? Può darsi. Dal Ministero della Difesa di Riga, il ministro Raimonds Vejonis ha fatto sapere che il Paese non sarà impreparato, e saprà rispondere a dovere a un’eventuale invasione della Russia di Vladimir Putin. “I nostri soldati si stanno addestrando alle diverse situazioni da affrontare” fece sapere lo stesso ministro della Difesa, “Ma necessitiamo di una collaborazione con la Nato”.