MIKI DELPRETE MASCHERAMENTO IN FACEBOOK DI MICHELE DEL PRETE FACCENDIERE MARCHIGIANINGEGNOSO IN LETTONIA SFACCENDATO IN ITALIA
Anagrafato Del Prete Michele nel 1945, anno della sua nascita a Pesaro nella regione marchigiana, e con tale nome linkato in Google, si è rinomato Miki Delprete recentemente in Facebook per re-interrelazionarsi come faccendiere marchigianingegnoso millantatore d’imprese organizzative e promozionali che non ha compiuto, esattore di compensi per lavori che non ha eseguito, protagonista di accadimenti connotati prevalentemente dalla virtualità, diffamatore colluso con chi divulga calunnie e diffamazioni webizzate ad hoc per danneggiare chi lo discrimina poiché lo disistima aggruppato a omologhi.
Poliglotta di servizio dotato di un eloquio approssimativo costituito dall’uso di 1.500 lemmi, si è redditato attivandosi a Riga in Lettonia, a cominciare dal 2001, come broker per scambi commerciali eterogenei (di tutto, di più) tra italiani e lettoni che lo hanno curriculato portatore di risultati modesti o negativi. Autopropositivo anche nel ruolo di promoter relazionato in Italia col cosiddetto sistema dell’arte e perciò meritevole di royalty adeguate, a prescindere dalla sua incapacità di distinguere l’artisticità senza confonderla con l’artigianalità e una galleria d’arte senza confonderla con un negozio di quadri e sculture.
Il suo passato esistenziale e professionale non risulta campionariato in Facebook. Per sapere quanto basta, però, è sufficiente cliccare i link qui di seguito:
http://lampisterie.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=280802
http://lampisterie.ilcannocchiale.it/2009/09/21/italo_baltica_news.html
AVVISO –
Ho denunciato alcuni blog come diffamatori identificati, portavoci della pittrice lettone italiana Lolita Timofeeva ( http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html ), da associare ad altri Anonimi da identificare per diffamazione a mezzo internet e ogni altro reato reiterato e aggravato (eventualmente), senza escludere l’associazione a delinquere, stigmatizzando e commentando ciò che mi calunnia e diffama in blog e siti vari.
Rif. Denuncia sporta il 15.05.2010 presso il comando Regione Carabinieri Emilia Romagna - Sta. CC. Bologna P. Lame – Protocollo Verbale: BOCS43 2010 901751, con verbali d’integrazione succesivi fino al più recente datato 12.10.2010.
Assemblea Baltica: Rinkēvičs, nel 2013 priorità a infrastrutture di trasporto ed energia
Vilnius, 15 NOV – Nel 2013 sarà prioritario lo sviluppo di infrastrutture di trasporto ed energia nella cooperazione tra Estonia, Lettonia e Lituania. Lo ha dichiarato a Vilnius, durante l’incontro annuale dell’Assemblea Baltica, Edgars Rinkēvičs, Ministro degli Affari Esteri della Lettonia, che dal 1 gennaio assumerà la presidenza dell’organizzazione.L’articolo e’ leggibile solo dagli abbonati. Contattare la segreteria di redazione (segreteria@ferpress.it) che provvedera’ ad inviarle login e password provvisoria valida per una settimana. Ad avvenuto pagamento verranno inviate login e password definitive.
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Lettonia promossa da S&P, debito e inflazione sotto controllo
L’agenzia di rating internazionale Standard&Poor’s ha aumentato il rating della Lettonia, candidata all’eurozona, grazie la successo degli sforzi della piccola repubblica baltica per tenere debito e inflazione sotto controllo. S&P ha mantenuto prospettive positive per la Lettonia, aumentando nel contempo il suo rating sul debito sovrano a lungo termine a “BBB”, quello a breve ad “A-2″.
“Le prospettive positive rispecchiano il fatto che c’è almeno una chance su tre di aumentare i nostri rating sulla Lettoni a ancora entro i prossimi 24 mesi, specialmente se le performance fiscale e inflazionistica restano coerenti con i criteri di adozione dell’euro, conducendo la Lettonia nell’eurozona”, afferma S&P. “Consideriamo l’economia lettone tra le più flessibili e resistenti della Ue” afferma S&P, sottolineando che il deficit pubblico dovrebbe essere pari all’1,6% del Pil quest’anno dall’8-9% del biennio di crisi del 2009-2010.
DI UNA ESPOSIZIONE COLLETTIVA D’ARTE LETTONE A FIRENZE CALENDARIATA PER IL 2015 L’ANNO IN CUI RIGA SARA’ CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
“Nel 2015 Riga sarà capitale europea della cultura, e in quell’occasione organizzeremo a Firenze una grande mostra di artisti lettoni”, ha detto Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale della città toscana, presente una delegazione lettone, comprendente il ministro dell’Interno Rihars Kozlovskis, il segretario di Stato, l’ambasciatore della Lettonia a Roma Elita Kuzma e il console della Lettonia a Firenze Niccolò Rositani Suckert. Non è stato precisato dove sarà allestita tale esposizione, né il nome di chi sarà incaricato di curarla, selezionando gli artisti e le opere. Al console Rositani suggeriamo di assumersi l’onere di attivarsi perché tale “grande mostra” non sia insediata in una location marginale o surrogante, poco considerata dagli addetti ai lavori della promozione artistica e approssimativamente notiziata dai massmedia. Eugenio Giani si è già sperimentato come promoter fiorentino nel 2001 della lettone righese Dzintra Wilks e della lettone-italiana Lolita Timofeeva, esposte precariamente nel Palagio di Parte Guelfa luogo fiorentino nel quale s’insediano “politicamente” eventi di ogni tipologia, compresa quella sportiva.
In Lettonia la contadina Daiana Badovska ha coltivato una zucca pesante 165 Kg
Da alcuni anni in Lettonia esiste una competizione singolare: la coltivazione della zucca più grande (e pesante). Ad aggiudicarsi il premio di quest’anno è sta
http://mezi.lv/2012/10/latvija-jauns-rekordists-%E2%80%93-vairak-neka-160-kg-smags-kirbis/
Lingue baltiche a rischio nell’era digitale
Di Paolo Pantaleo
Pubblicato il 27 settembre 2012 da EaST Journal
Quante fra le 60 lingue che si parlano nell’Unione Europea sono a rischio di estinzione, e fino a quando l’Europa potrà mantenere questa ricchezza culturale e linguistica?
Una ricerca presentata durante la conferenza internazionale “Lingua, tecnologia e il futuro dell’Europa”, afferma che nell’era della digitalizzazione 21 lingue europee sono minacciate dalla progressiva estinzione. Anche per il lettone non sarà facile sopravvivere, soprattutto considerando la sua scarsa diffusione nel settore tecnologico.
Nella ricerca si afferma che la ricchezza linguistica europea nel momento in cui i confini e le barriere economiche, commerciali, sociali si annullano, rischia di perdersi. Per questo è necessario che tutte le lingue europee diventino disponibili e comprensibili nella sfera del linguaggio tecnologico, ovvero siano in grado di essere tradotte e comprese dai nuovi sistemi di traduzione digitale e informatica.
Se nel 2008 per la traduzione e la localizzazione dei programmatori il mercato europeo ha speso 8,4 miliardi di euro, questa somma è oggi una piccola parte di quanto è necessario per garantire la comunicazione e la comprensione fra le varie lingue europee.
L’esempio di Google Translate è significativo. Uno strumento che oggi presenta, secondo la ricerca, un livello qualitativo di traduzione fra le varie lingue europee, specie quelle meno popolari, insufficiente rispetto agli standard necessari.
Durante la conferenza è stata presentata anche una ricerca sul destino digitale della lingua lettone, a cui hanno partecipato 200 esperti, sia del settore tradizionale che di quello della pubblicazione digitale.
Se fino ad oggi si è sostenuto che una lingua è morta quando non si stampano più libri in quella lingua, lo stesso oggi si può dire quando una lingua non ha un utilizzo sul web.
Attualmente vivono una situazione confortevole solo poche lingue, le più usate in Europa, in primo luogo l’inglese. Poi ci sono francese, spagnolo, italiano, tedesco e olandese. Le altre versano in situazioni molto più critiche.
Anche lettone e lituano sono a rischio. Per la lingua lettone la ricerca dimostra che in quattro settori (risorse vocali e testuali, elaborazione tecnologica del linguaggio, traduzione automatica e analisi del testo) il sostegno al lettone è scarso o assente.
Meglio di lettoni e lituani fanno, come al solito in campo informatico e tecnologico gli estoni, che hanno per tempo predisposto progetti di finanziamento al sostegno tecnologico della lingua.
La ricercatrice lettone Inguna Skadiņa ammette che la Lettonia è in forte ritardo nei progetti di sostegno tecnologico alla propria lingua. “Il sostegno statale è stato finora insufficiente ed ha avuto come conseguenza un forte ritardo nella predisposizione delle risorse e degli strumenti necessari al settore. Inoltre anche la ricerca finora in questo campo è stata troppo frammentaria. Il problema è la mancanza di corsi nell’università lettone, attualmente presenti solo nelle università di Liepāja e Rēzekne”
ALCUNI DATI
Utenti
1,3 milioni gli utenti internet in lingua lettone
64% dei lettoni negli ultimi 6 mesi hanno usato internet
Da 15 a 74 anni l’età degli utenti
Sostenibilità della lingua lettone – Gli aspetti positivi:
- Lingua ufficiale dell’Unione Europea
- Un numero piuttosto alto di utenti internet
- Alta qualità linguistica del lettone
- Accesso ai progetti e ai fondi europei
I rischi:
- I limiti del mercato
- Il complesso di inferiorità che i lettoni ancora conservano
- La situazione demografica
- Sviluppo economico
- Emigrazione
- Minoranze
- Pressioni russe
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La storia di Francesco Canale, artista diversamente abile, umiliato da Trenitalia: http://t.co/x1lKB3kA
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Carceri: Belisario, Idv respinge ipotesi amnistia o indulto – ASCA.it http://t.co/yYIgvnU2
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RT @aborghesi: Abolizione vitalizi: la prossima settimana ci riprovo! http://t.co/qUMXCO7K
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Il regista del #film anti-#Islam in carcere per frode bancaria http://t.co/pcYcV0tc
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La mia lettera agli studenti contro la truffa dei test d’ingresso http://t.co/O13QwZWF #università
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http://t.co/ShNlQGMt #Gameforum2012 “Agenda digitale: la via italiana al videogioco” Lunedì alla Camera @tg1online @maxpando @serena_danna
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Il presidente #USA #Obama http://t.co/hm5DDR3M invoca un nuovo patriottismo economico. Anche l’#Italia deve guardare lontano
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Ma scusate!?!??! leggo di file e accampamenti per un cellulare… ma siam pazzi!?!?!??!?!?
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vabbè @savinopezzotta , allora flagelliamoci e basta… Sei un combattente, dacci una mano! Anche su #anticorruzione .
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All’ @Ariachetira si parla di #castapolitica con @myrtamerlino e i suoi ospiti #ariachetira
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Vivere il #cimitero lo spazio sociale del #Guatemala http://t.co/hVUpoJ16 – foto via @Pinterest
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Melograni, Colletti, De Felice, Romeo, Furet. Se ne vanno i maestri di una posizione culturale liberale
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Roma ancora una volta bloccata. Il diritto sacrosanto di pochi a manifestare prevarica sui diritti di tutti. #manifestazioni
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La stagione delle #maratone ricche, veloci e in serie http://t.co/iFbG9h4c
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#nottedeiricercatori – @meetme2night Palco palazzo #Lombardia, h21 concerto dei ricercatori con Francesco Facchinetti http://t.co/y8YwF8Bf
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Anche la Baviera verso l’indipendenza?????? http://t.co/LqqMsD8v
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#cronaca Piemonte, Guardia di Finanza nella sede della Regione http://t.co/EJ7HWSDw
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Hamilton alla Mercedes dal 2013: Hamilton andrà a far coppia con Nico Rosberg, che ha vinto il Gran Premio di Cina… http://t.co/NpUY6dAg
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Fondi Pdl, sciolta l’assemblea regionale: Il presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, ha firmato il… http://t.co/NUjATud9
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Anche la Baviera verso l’indipendenza?????? http://t.co/LqqMsD8v
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#cronaca Piemonte, Guardia di Finanza nella sede della Regione http://t.co/EJ7HWSDw
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Hamilton alla Mercedes dal 2013: Hamilton andrà a far coppia con Nico Rosberg, che ha vinto il Gran Premio di Cina… http://t.co/NpUY6dAg
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Fondi Pdl, sciolta l’assemblea regionale: Il presidente del Consiglio regionale, Mario Abruzzese, ha firmato il… http://t.co/NUjATud9Lingue baltiche a rischio nell’era digitalPubblicato il 27 settembre 2012 da EaST Journal
LETTONIA: MEGLIO IL LATS O L’EURO ?
http://www.fareforex.com/lettonia-meglio-lats-euro/14871/
di Simone Ricci (10 settembre 2012)
L’euro potrà anche non essere molto apprezzato da molte persone a causa della crisi del debito che sta sconvolgendo il Vecchio Continente, ma qualche sentore di entusiasmo nei suoi confronti ancora si può avvertire: è il caso della Lettonia, paese che si appresta a incrementare le dimensioni dell’eurozona, accantonando quindi per sempre la propria valuta storica, il lats. Il piano della nazione baltica prevede l’adozione della moneta unica a partire dal 1° gennaio del 2014, un appuntamento che lo stato non vuole affrontare in modo caotico. I disastri della Grecia non sono ritenuti fondamentali per la scelta, anzi c’è la convinzione che ora l’area dell’euro sarà molto più preparata nell’affrontare emergenze simili.
La recessione lettone del 2008-2009 ha imposto una austerity draconiana, un provvedimento severo e rigido, ma comunque necessario per rispettare i criteri di Maastricht. Un altro obiettivo che il governo di Riga si è posto è quello di mantenere l’agganciamento del lats all’euro. Ma anche se la Lettonia dovesse rispettare tutti i requisiti previsti dal trattato, saranno i membri dell’eurozona, la Commissione Europea e la Bce ha decidere se l’ingresso potrà essere perfezionato.
Un caso identico è stato quello dell’Estonia e risale a un anno fa, con una ammissione nella tormentata regione dell’euro e circostanze molto simili a quelle attuali. L’euro-entusiasmo si avverte in maniera ancora più netta all’interno della banca centrale lettone: non è un caso che lo stesso istituto abbia enfatizzato di recente i benefici di una simile scelta valutaria, ma che apporto avrà l’euro dal nuovo membro? Il lats era stato fatto entrare nell’Aec2 (il meccanismo di cambio europeo) nel 2005, con una banda di oscillazione fissata a 0,7028 lats per ogni singolo euro, mentre in precedenza era stato messo in relazione a un paniere di monete e sottoposto ai diritti speciali di prelievo. Solo la storia ci dirà se la scelta della Lettonia sarà stata lungimirante.
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DALLA LETTONIA NELL’ITALIA SALENTINA DELLA TARANTA
DALLA LETTONIA NELL’ITALIA SALENTINA DELLA TARANTA
Agnese Skujina e Kristine Kvitka pittrici in carriera
Agnese Skujina (nata nel 1985 a Limbazi) e Kristine Kvitka (nata nel 1983 a Riga) sono arrivate in Italia tramite Erasmus, provenienti dalla Lettonia, per studiare a Lecce, presso l’Accademia delle Belle Arti. Si sono stabilite a Specchia e Tricase, comuni della provincia salentina nota per la “Taranta”, dove hanno cominciato a darsi visibilità locale come giovani pittrici in carriera, esponendo in loco alcune delle opere già dipinte. In Lettonia tornano di tanto in tanto, soggiornandovi per brevi periodi. Sono impegnatissime a interrelazionarsi in Italia per la realizzazione di ogni progetto professionale: a cominciare da Lecce, la più estrema e periferica città del territorio peninsulare italiano. Sono presenti in Facebook per eventuali facebookamicizie. Linkabili in Google.
Agnese Skujina:
http://www.giornaledipuglia.com/2012/09/skujina-laltro-punto-di-vista-sul-mondo.html
http://www.gigarte.com/iscritto/index.php?id=5518&p=biografia
Kristine Kvitka:
http://www.saatchionline.com/profile/238386
http://www.sudnews.it/risorsa/40772_Il_%22_realismo_magico%22 di_Kristine_Kvitka.html
A PAOLO DE GRANDIS SONO MANCATI MOLTI CLIENTI ALLE SUE LOCATIONS LE ESPOSIZIONI ABITUALI – LA REPUBBLICA DI LETTONIA IN PRIMIS
Dal 1995 al 2012 Arte Communications, l’agenzia di servizio espositivo generata dal duo (non più duo) De Grandis-Tirkkonen, ha organizzato a Venezia 87 mostre, comprensive di 41 Partecipazioni Nazionali alle Biennali dell’Arte e del’Architettura e 46 Eventi Collaterali prezzolati. Durante il 2012 la stessa agenzia di servizio ha organizzato soltanto Open 15 (http://www.rossiroiss.it/blog/?p=531) e un Evento (prezzolato) Collaterale alla 13.Biennale dell’Architettura, ri-clientelando Hong Kong in Campo della Tana.
Il De Grandis sconiugato dalla Tirkkonen non è riuscito, quindi, a locare gli spazi espositivi rubricati nel suo sito come locations veneziane disponibili per l’insediamento di mostre d’arte, malgrado i Patrocini e le medaglie curriculati: significando (così!) che ha interrotto ogni rapporto con la clientela abituale, sia italiana sia straniera. La Repubblica di Lettonia in primis non ha preso in considerazione l’insediamento del suo Padiglione nello Spazio Ferrari (100 mq uso ufficio), nè in Riva San Biagio (mininegozio per souvenirs) o nella Scoletta San Giovanni Battista (tre monospazi sovrapposti come in una torre), già sperimentati come spazi espositivi surroganti e inadeguati, oltre che mal-mappati.
LA LETTONIA EN-PLEIN-AIR NELLA BIENNALE ARCHITETTURA 2012
LA LETTONIA EN-PLEIN-AIR NELLA BIENNALE ARCHITETTURA 2012
SOBRIAMENTE E SENZA CURATELA FITTIZIA AGGIUNTA
La Repubblica di Lettonia sarà presente nella 13.Biennale dell’Architettura a Venezia (28.8 – 25.11.2012) en-plein-air in Campo San Zaccaria (Sestiere Castello) nella zona retrostante la basilica di San Marco. Si darà visibilità con una installazione simil-pubblicitaria costituita da elementi modulari che intelaiano superfici di acciaio lucido specchiante, iconizzate con testi e immagini, destinata ad essere molto fotografata dai turisti visitatori della chiesa San Zaccaria. I più stanchi e assetati l’apprezzeranno come oasi provvista di fontanella pubblica e superfici sulle quali sostare seduti.
Dopo l’insediamento 2008, sperimentato anche nel 2010, nel costoso mini negozio per souvenir di Riva San Biagio del duo De Grandis-Tirkonnen di Arte Communications, l’insediamento en-plein-air (sicuramente meno costoso) in tale Campo equivale a un salto di qualità organizzativa e partecipativa senza precedenti, per il quale merita ogni elogio chi l’ha pensato e realizzato.
Nel sito web “la Biennale” la partecipazione lettone risulta schedata come qui di seguito.
LETTONIA – Inner Freedom. Riga street in Venice
“Other Side Studio” Other Side Studio (Aksels Bruks, Kristaps Kleinbergs, Edgars Rožkalns, Helvijs Savickis, Austra Stupel) con Liga Apine e Ieva Kulakova
Commissario: Andris Kronbergs. Curatore: Ieva Kulakova. Curatore Aggiunto: Andris Brinkmanis. Sede: Campo San Zaccaria
www.innerfreedom.lv
Stampigliato su un totem trifacciale indicatore sul campo questo testo (in lingua italiana).
RIGA STREET IN VENICE
La questione della responsabilità professionale dell’architetto, la sua libertà interiore, sono al centro dell’esposizione della Repubblica Lettone. Usciamo in città, dove troviamo un posto per poter conversare sulla riverenza verso l’esistente e la creatività, sulle esperienze precedenti, sulla preziosità dello spazio vuoto e sulla libertà interiore. In un vicolo di Venezia un’installazione di lamiere di acciaio lucido forma una parete a specchio che dsi insinua lungo la strada e consente ai visitatori di vedere allo specchio se stessi, Venezia e Riga la nostra città natale.