UNA MACRO BIBLIOTECA PER UNA MICRO UTENZA INTELLETTUALE IL “CASTELLO DELLA LUCE“ DIAGRAMMOMORFO IN LETTONIA
Continuano i lavori per la costruzione del “Castello della Luce“ a Riga, la Biblioteca Nazionale Lettone (Latvijas Nacionala biblioteca) sulla riva sinistra del fiume Daugava, prospiciente la riva destra sulla quale fu dato inizio nel 1201 alla costruzione della Riga Vecchia.
La prima pietra fu posata il 20 giugno 2008, in concomitanza con il 90° della Repubblica di Lettonia, presente il Ministro della Cultura in carica Helena Demakova, che fu fotografata con le mani intrecciate e il volto pensieroso, desiderosa (sicuramente!) di presenziare anche la posa dell’ultima pietra e l’inaugurazione prevista per l’anno 2012.
L’edificio in costruzione è stato progettato dall’architetto di fama mondiale Gunnar Birkerts, nato a Riga ma residente negli USA, autore di altri 14 spettacolari progetti di biblioteche. Avrà una forma monumentale “diagrammomorfa” col lato più corto che s’inerpicherà come il lato roccioso di una montagna, fino ai 56 metri del vertice, e il lato più lungo che digraderà come il declivio di una collina. Profilando un insieme multifacciale di 50.000 mq utili: nel senso che avrà quattro facciate diversamente connotate formalmente per chi lo esaminerà adottando un punto di vista rotante, più una singolare visione per il punto di vista a volo d’uccello.
Contenitore definitivo per l’immagazzinamento di 5,5 milioni di libri, 47.000 libri rari e manoscritti, una pletora di manoscritti dei sec. 18 ° e 19 °, testi vari e mappe: con sale di lettura per 1200 utenti e un auditorium dotato di 350 posti.
Costo iniziale preventivato 200 milioni di euro, costo definitivo non ancora preventivato con esattezza. E’ diffusa l’opinione che i lavori per la sua costruzione non saranno completati nel 2012 e che per la sua gestione e il suo funzionamento dovrà essere impiegata una forza lavoro costituita da un numero di dipendenti statali superiore al numero degli utenti giornalieri cittadini lettoni.
Monumento architettonico a futura memoria di un Ministro della Cultura egolatra che nel frattempo si è affaccendato in tutt’altre faccende. Equivalente, come edificio architettonico sovradimensionato, a uno Stadio Bernabeu costruito per contenere 100.000 tifosi, là dove la squadra campione locale di tifosi ne ha 10.000. Disapprovato come spesa statale da tutti i cittadini lettoni disagiati dalla crisi economica che ha pressocchè azzerato il welfare sociale nazionale.
Tale Biblioteca Nazionale è stata battezzata “Castello della Luce”, poiché l’idea progettuale che l’ha generata si basa su un’antica leggenda lettone e perché simbolizzi “a futura memoria” il risveglio intellettuale e l’indipendenza spirituale della Lettonia, dopo gli anni della guerra e dell’occupazione russa.
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