Filippo Paulucci
In concomitanza con un concerto del pianista Giuseppe Andaloro, mercoledì 11 marzo 2008 è stata presentata a Riga la traduzione lettone del libro “L’italiano che governò Riga” di Maurizio Lo Re.
Domanda: Chi è stato realmente Filippo Paulucci, lo straniero mandato dallo zar Alessandro I a costruire le case e i giardini di Riga, l’amante della bellezza pura, il liberatore del popolo lettone dalla servitù della gleba?
Risposta: Un cosmopolita avventuroso e irrequieto, a volte malinconico, ma sempre pronto ad accogliere nuove sfide, come quando nel 1830 rimpatriò in Italia per divenire governatore di Genova.
Le vicende rocambolesche del marchese Filippo Paulucci hanno attraversato la storia d’Europa tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Giovanissimo insorto antifrancese a Modena, sua città natale, comandante della fortezza di Cattaro in Dalmazia per le truppe austriache, comandante in capo per le forze militari russe, in Georgia, governatore di Riga. Queste sono solo alcune tappe di una vicenda umana a tratti principesca e a tratti picaresca.
Lo Re ha scritto il suo libro privilegiando gli anni dal 1812 al 1829, anni di importanza fondamentale per la nascita di una società moderna e consapevole dei propri diritti in Lettonia,
allorchè il marchese italiano fu governatore di Riga, tracciando un affresco storico e delineando un ritratto psicologico di Filippo Paulucci.
La narrazione si basa su documenti storici ed è ricca di suggestioni letterarie, avvolte in un suadente patina ottocentesca.
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Maurizio Lo Re è stato Ministro Plenipotenziario destinato a Riga in Lettonia, come capo della Rappresentanza Diplomatica italiana, nel luglio 2000. Ha soggiornato a Riga fino all’ottobre 2004. La casa editrice lettone Tapas ha pubblicato un suo romanzo storico in lingua italiana sulle vicende della frontiera orientale italiana nel 900, intitolato “Collina della memoria”.